mercoledì 12 ottobre 2016

Dalla scuola guida al DMV


Premessa: perchè prendere la patente americana?

Perchè è "figo"! Non c'è paragone in un ufficio pubblico americano se arrivi con un passaporto o con una patente! Da alien passi ad  alien++

In North Carolina non è accettata la patente internazionale, è sufficiente quella italiana per affittare un’automobile o per guidare quella di un amico. Ma se vuoi comprare un’automobile la cosa è diversa.

Intercalare 1: negli USA ci sono 51 stati e rotti, ognuno ha una legislazione diversa, almeno per quanto riguarda la patente, il suo conseguimento e la validità della patente internazionale.

Per registrarla occorre “una patente valida”, ovvero una patente americana, che si ottiene presso un DMV (Department of Motor Vehicles) al quale ci si presenta, e dove guardano con malcelata commiserazione la tua patente italiana e ti chiedono l’assicurazione dell’auto per sostenere la prova pratica dopo aver superato una prova teorica. Ok, allora ci vuole un' assicurazione prima di aver acquistato l’automobile? “Yes, Sir!”. Bene, andiamo dall’assicuratore il quale ci chiede “una patente valida”, ovvero una patente americana che non hai ancora preso per assicurare un’automobile che ancora non esiste. Altrimenti? Altrimenti, se non hai una patente valida americana, sei alla stregua di un non-patentato sedicenne, quindi l’assicurazione costa decisamente molto di più. Ok, e allora? Allora niente, la cosa si risolve con una lunga chiacchierata dell’assicuratore che ti viene incontro mettendo sul certificato di assicurazione il nome del tuo amico (che ha una patente valida ovvero una patente americana!) e poi ti dice di non preoccuparti: se ti fermano l’importante è dimostrare di aver pagato l’assicurazione (pecunia non olet, sarà vero? Boh!).

Ok, assicurati si ritorna all’ufficio DMV, si consegnano tutti i documenti e ci si mette in fila in uno stanzone pieno zeppo di persone di ogni età e provenienza: dal ragazzino di 16 anni, alla nonna di 80, agli evidenti “alien” (come noi) francesi, giapponesi, messicani, etc…   Sono le 8 del mattino. Ti viene consegnato un foglio con circa 20 disegni di cartelli e un libretto di una quarantina di pagine con le regole per conseguire la patente in NC


Intercalare 2: l’amministrazione USA è decisamente efficiente e friendly, ti aiuta in tutto quanto è possibile. Come ogni sacrosanta legge ha però le sue eccezioni e per ora, l’unica che abbiamo trovato è il DMV. Questo intercalare è stato sottoscritto da tutti gli americani a cui abbiamo raccontato questa storia.

Verso le 11 vieni chiamato allo sportello, i tuoi dati vengono inseriti e ti viene fatto l’esame della vista e di lettura dei cartelli: in un visore appaiono alcuni dei cartelli del foglio di prima. Ok! Fin qui tutto bene.

Poi la prova teorica: 25 domande a scelta multipla con 3 risposte. Passi la parte teorica se raggiungi l’80% dei risultati, cioè puoi sbagliarne al massimo 5. Che tipo di domande? Le più varie, alcune serie, altre ridicole, altre che non hanno nulla a che vedere (a mio modesto parere, ovviamente) con la tua abilità alla guida: un esempio? “Qual è la percentuale di incidenti mortali in NC per effetto di ubriachezza alla guida?”; ovvio, tutti sanno che è il 38%!
Oppure “Se alla guida ti viene sonno cosa fai?” A) Apri il finestrino per fare entrare aria fresca; B) Ti fermi e schiacci un pisolino; C) Acceleri per arrivare a casa prima e farlo a casa (il pisolino). “Per quanto tempo ti viene ritirata la patente se vieni sorpreso ubriaco alla guida?”, “Qual è la massima velocità in centro ad una città”, “Come si trasporta eventualmente alcol su un veicolo”, “Cosa devi fare se ti capita un incidente?”, “Quali sono i limiti di velocità”, “Cosa ti succede se compri alcolici ad un minorenne?”

Intercalare 3: C’è una certa ossessiva ricorrenza nelle domande relative all’alcool.

Morale: ci fermiamo a 18 e 19 risposte esatte. In prigione senza passare dal via e domani si ricomincia!

Il giorno seguente alle 8 siamo nuovamente nello stanzone strapieno. Verso le 10 ci richiamano e si riparte con il test (i cartelli ormai sono a posto, indelebilmente scolpiti nella nostra mente). Evvai! Ormai sappiamo tutto sui decessi per alcol, cosa fare con i minorenni ubriachi e cosa fare nel caso in cui i freni siano umidi! Parte teorica, andata.

Sono le 10.30 e il cortese omino alla reception ci dice di aspettare, ci chiameranno. Vanno e vengono persone, ragazzini e adulti, pochi gongolanti, molti tristi, qualcuno decisamente arrabbiato, si alternano con i due istruttori per la prova pratica. Verso le 12.00 spariscono (gli istruttori) e ritornano verso le 14.00. Pranzo anche noi? Non se ne parla, si deve aspettare “just in case!”

Alle 16.00 è il nostro turno: mi chiamano e uno dei due istruttori mi fa andare verso l’automobile.

Intercalare 4: gli americani si dividono in due categorie: quelli che capiscono che non sei madrelingua e parlano adagio e senza slang e gli altri. Gli aliens si dividono in due categorie: quelli che capiscono l’inglese e gli altri. Immaginate quando due della categoria “altri” si incontrano?

Ok: freni, luci, clacson, partenza, svolta a destra, svolta a sinistra, semaforo, etc. A posto! Sono un drago. Arrivati nel parcheggio mi viene chiesta (!) la “(borbottio indistinto)…bout”

Intercalare 5: “Three points turnabout”

 “Cos’è? Se mi dice cos’è, la faccio”, “No, sir! Tu devi sapere cos’è”. Ok, sarà un’inversione a U? Facciamola e incrociamo le dita! Ovviamente non è l’inversione a U! Morale: devo ritornare dopo 5 giorni e guardare a pag 9 del libretto dove è spiegata la manovra (qui ammetto è colpa mia, avrei dovuto leggere “tutto” il libretto). Per sovrapprezzo sul mio foglio oltre a certificare la mia incapacità a compiere la manovra “(borbottio indistinto)….bout” mi viene detto che “vado troppo forte, soprattutto nei parcheggi”

Entro mogio mogio nell’ufficio ma prima di entrare riesco a bisbigliare a Daniela: se ti chiede qualcosa che finisce con “(borbottio indistinto)…bout” è quella che c’è a pag. 9”. Nel frattempo suona l’allarme antincendio (ci vorrebbe una pagina solo su questo ma vi sto già annoiando a sufficienza!). Tempismo perfetto per permetterci di studiare la famosa pagina 9.
Dopo circa un’ora Daniela parte (ha un istruttore differente) e ottiene la patente! 10 dollari ed è fatta.

Nel frattempo aspettando noto un francese (più o meno della mia età), un messicano (leggermente più giovane) e un giapponese (più vecchio) che guardano sconsolati il foglio con in mano il risultato dell’esame: molto, troppo simile al mio (sigh!)

C’è un ragazzo con le fattezze orientali con le lacrime agli occhi che dice ai  “genitori”: “mi ha chiesto (il mio amico istruttore) una cosa che non ho capito cosa fosse e quando gli ho chiesto di dirmi cosa era si è arrabbiato e mi ha bocciato”.

Ok, siamo quasi alla fine: dopo 5 giorni lavorativi, passati a sentirmi la persona più incapace del mondo, torno all’ufficio, incontro il mio amico e questa volta la manovra è bella che pronta (thanks, youtube!!!!), abbiamo un piccolo diverbio sul concetto di retromarcia e mi dice che “vado troppo piano”. Vorrei chiedergli “nei parcheggi o in generale?” ma la considero una semplice prova di umiltà e sto zitto, 10 dollari e la patente è mia!!!!!

Conclusione 1: arrivo a casa e mi mangio il libretto, come Rockerduck faceva con i suoi cappelli!

Al DMV consegnano una patente provvisoria, un foglietto stampato con una scadenza di 20 giorni: arriverà per posta la patente definitiva.
La mia è arrivata dopo 5 giorni, Daniela ha una collezione di 4 (per ora) patenti provvisorie …

Conclusione 2: alla meno peggio se sono nei guai sollevo il portafoglio, lo apro e dico "F.B.I."







2 commenti:

Laura Picca ha detto...

Foto della meritata patente? Per la serie: e anche questa è fatta! Ma vieni!
A raccontarlo così è troppo divertente!

Laura Picca ha detto...

Grazie
Così è perfetto! Il momento è immortalato!