Dando un passaggio a casa ad un'amica di nazionalità cinese che frequenta con me il "Cooking Club" , mi sono ritrovata a parlare di curricolo, valutazioni, programmi e metodologie educative. Alla domanda:"I tuoi figli trovano che la scuola qui sia più facile?", ho risposto di sì senza pensarci due volte... "Anche mia figlia, soprattutto per quanto riguarda la matematica..." ha continuato Yen. "Sono severi gli insegnanti in Italia?", voleva inoltre sapere. Per non sbilanciarmi ho rilanciato:" ...sicuramente meno di quanto dicano siano severi in Cina! Lo confermi?". Yen annuisce immediatamente come solo gli asiatici sanno fare e, con molta umiltà, ammette che i metodi duri della Cina non portano a migliori risultati: "Qui gli insegnanti sono tutti molto gentili e pazienti, non perdono la testa quando gli alunni sbagliano ed ottengono ottimi risultati...sono preoccupata per il rientro di mia figlia nella scuola cinese". Torneranno a casa tra un paio di mesi, dopo un anno di esperienza negli Stati Uniti, con un bilancio positivo per l'esperienza scolastica...
Prima di partire dall'Italia tutti mi rassicuravano: "Sarà una bellissima occasione per i tuoi figli e non avranno problemi, la scuola negli States è più facile". Non ho ancora un quadro completo della situazione: per ora possiamo solo dire che la scuola è diversa, non migliore, ma nemmeno peggiore, con pregi e difetti, lati positivi e negativi. Che sia più facile ottenere voti alti è invece sicuramente vero. Perchè?
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"Accept nothing less than your absolute best" |
Prima di partire dall'Italia tutti mi rassicuravano: "Sarà una bellissima occasione per i tuoi figli e non avranno problemi, la scuola negli States è più facile". Non ho ancora un quadro completo della situazione: per ora possiamo solo dire che la scuola è diversa, non migliore, ma nemmeno peggiore, con pregi e difetti, lati positivi e negativi. Che sia più facile ottenere voti alti è invece sicuramente vero. Perchè?
1. Le prove sono tutte o pratiche o scritte
2. I compiti a casa ricevono un voto che fa media con i test svolti a scuola
3. Fa media il riportare firmato un modulo
4. Viene applicata la filosofia che una seconda chance (a volte anche una terza) è un diritto.

Durante la riunione ad inizio anno, il professore di matematica di Tommaso ha spiegato ai genitori che avrebbe dato la possibilità agli alunni di ripetere qualunque test qualora non fossero stati soddisfatti del voto; unica clausola dimostrare di voler migliorare, ad esempio chiedendo una spiegazione extra durante la pausa pranzo. I professori sono infatti disponibili nelle loro aule e, chi lo desidera, dopo aver richiesto un pass per potersi spostare nei corridoi, può trascorrere il tempo dedicato al pranzo nelle singole aule per confrontarsi con i professori su argomenti non chiari o per far loro delle domande. “Anche un alunno che ha preso 99 ha diritto a rifare il test: se pur in minima parte, c’è sempre un margine di miglioramento”, aveva ribadito il professore. La parte interessante è però che non occorre essere temerari per rifare il test: il voto assegnato sarà infatti quello della performance migliore! “Troppo comodo”, ho pensato subito, ma in fondo premia la voglia di migliorare e di imparare… ottimo stratagemma!
Abbiamo inoltre scoperto che se il voto del test di matematica risulta essere un 100, l’alunno riceve un pass per non fare un compito! Ovviamente ho impedito a Tommaso di usarlo... il retaggio da mamma severa non mi ha ancora abbandonato!
2. I compiti a casa ricevono un voto che fa media con i test svolti a scuola
3. Fa media il riportare firmato un modulo
4. Viene applicata la filosofia che una seconda chance (a volte anche una terza) è un diritto.

Durante la riunione ad inizio anno, il professore di matematica di Tommaso ha spiegato ai genitori che avrebbe dato la possibilità agli alunni di ripetere qualunque test qualora non fossero stati soddisfatti del voto; unica clausola dimostrare di voler migliorare, ad esempio chiedendo una spiegazione extra durante la pausa pranzo. I professori sono infatti disponibili nelle loro aule e, chi lo desidera, dopo aver richiesto un pass per potersi spostare nei corridoi, può trascorrere il tempo dedicato al pranzo nelle singole aule per confrontarsi con i professori su argomenti non chiari o per far loro delle domande. “Anche un alunno che ha preso 99 ha diritto a rifare il test: se pur in minima parte, c’è sempre un margine di miglioramento”, aveva ribadito il professore. La parte interessante è però che non occorre essere temerari per rifare il test: il voto assegnato sarà infatti quello della performance migliore! “Troppo comodo”, ho pensato subito, ma in fondo premia la voglia di migliorare e di imparare… ottimo stratagemma!
Abbiamo inoltre scoperto che se il voto del test di matematica risulta essere un 100, l’alunno riceve un pass per non fare un compito! Ovviamente ho impedito a Tommaso di usarlo... il retaggio da mamma severa non mi ha ancora abbandonato!
Altri foglietti verde acido girano per la Middle School: vengono dati agli alunni meritevoli per comportamento corretto; Tommaso non ha ancora capito a cosa servano, ma si vocifera che dalla settimana prossima ci sarà un banchetto durante la pausa pranzo dove potranno utilizzare i buoni. “Se si può comprare del cibo, fatica sprecata”, mi ha detto. Fortunatamente pare serviranno per l'acquisto di bandierine, palline, matite... ovviamente con il logo della scuola!
Ad inizio anno ci siamo anche stupiti del fatto che il riportare un modulo compilato fosse oggetto di valutazione. Tanti 100 facili che facevano media…una pacchia! Attenti però a non dimenticarne nessuno… Rebecca si era trovata uno zero in tutte le materie perché non aveva riconsegnato una specie di patto formativo, che era stato distribuito il primo giorno di scuola, quando lei era assente. E’ compito dello studente monitorare la situazione e porvi rimedio o ricordare al professore di inserire eventualmente una valutazione dimenticata. Fortunatamente tutto è sul Power School, un programma che collega scuola, professori, genitori ed alunni con il quale non solo monitorare in tempo reale voti, argomenti delle lezioni, materiale extra, compiti assegnati, ma permette scambio di mail ed archiviazione personale dei vari lavori. Chiarito l’equivoco, la media dei voti è rapidamente risalita…
Curiosa (e spesso frustrante per Rebecca) è la valutazione dei lavori di gruppo o delle performance musicali dell'orchestra per sezioni. Fortunatamente anche in questo caso è possibile rimediare (non viene fatta la media tra i due voti, ma considerata l'interpretazione migliore) chiedendo di eseguire il pezzo studiato nella pausa pranzo. “Perché non posso mangiare e riposarmi in pace, se poteva valutarci singolarmente fin da subito?”, si chiede Rebecca. Non avrà risposte, credo, e continuerà a trangugiare un panino (ma con il prosciutto San Daniele!) per sopperire alle note stonate di qualche violoncellista sfaticato!

Così come viene data una seconda chance per ottenere voti migliori, si richiede serietà e correttezza durante le prove. Copiare non è previsto. A parte compilare e firmare un apposito modulo nel quale si dichiara di non aver copiato durante il test, ciò che scoraggia bigliettini o passaparola è il fatto che è risaputo da tutti i ragazzi che al primo passo falso la "fedina penale scolastica" verrà compromessa e, per i casi più gravi, l'alunno si porterà la macchia nel curricolo fino al college. "Non vale la pena rischiare di non essere ammessi alla sognata università, pertanto il professore potrebbe addirittura uscire dall'aula e nessuno si sognerebbe comunque di copiare", ci racconta Rebecca.
La valutazione è inoltre considerata privata: i compiti vengono consegnati capovolti sul banco o, se si tratta di un progetto o una ricerca scopriamo il voto direttamente sul sito di Power School. La classica scena, che si ripete da secoli nelle scuole italiane, con l'insegnante che distribuisce insufficienze ai malcapitati di turno ed eccellenze invidiate da chi rimane nella mediocrità, non è considerata "politically correct". La competizione esiste, ma a livello personale...
Oltre alla riservatezza potremmo imparare anche un po' di auto-ironia...
Ecco l'ultima domanda di un test sulle probabilità di Tommaso.
Mr. Scheib è ovviamente il suo professore!
Se sei arrivato a leggere fino a questo punto metti un "mi piace" a questo post e otterrai un giro sulla "convertible" quando verrai a trovarci a Chapel Hill. Rebecca in ogni compito trova frasi simili:"Disegna una faccina vicino alla domanda e riceverai un punto extra". E' uno stratagemma dei professori per capire chi legge attentamente la consegna dell'esercizio. Rebecca ci assicura che non sono molti quelli che prendono questo punteggio aggiuntivo. Mah!
3 commenti:
E pensare che da noi copiare è ancora ritenuta un'azione furba.
Quali sono i tempi di correzione dei compiti/test? Quante ore lavora un prof. con la classe? e in tutto? E' interessante la loro scansione oraria, la loro disponibilità durante la pausa pranzo.
La maggior parte dei test vengono svolti direttamente al computer con correzione automatica (troppo comodo!). Per i compiti a casa o per i test non a crocette i tempi sono comunque brevi: in un paio di giorni ci sono i risultati. Quante ore lavorano gli insegnanti con la classe non lo abbiamo ancora capito...ma indagherò meglio e vi farò sapere!
Effettivamente preparare i quiz/test con google drive sarebbe un'opportunità da sfruttare. Il tempo che si impiegherebbe per correggere lo si investe nel preparare una buona prova in cui si possono inserire anche video e una valida rubrica valutativa, poi la correzione è automatica e si controlla quali risposte hanno dato problemi per farne una restituzione in classe. Alla luce del fatto che in certi momenti è davvero difficile per noi (almeno per ora, anche se il nostro carrellino del pon, a parte il fatto che pesa una tonnellata, ha già portato una ventata di funzionalità niente male!) avere un pc funzionate per alunno il mio discorso è stato un momento di lucida utopia.
Indaga sulle sulle ore...
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