Da quando sono qui ho più volte vissuto la sensazione del "è proprio come nei film" ed in alcuni casi mi sono ritrovato a pensare ad un particolare episodio di una serie o ad una scena di un film...
1. Le bottiglie nel sacchetto.
Nella quinta stagione della serie The Big Bang Theory, Amy Farrah Fowler si ubriaca in un parcheggio bevendo da una bottiglia nascosta in un sacchetto di carta. Un classico di molti film e telefilm. Ma perchè il sacchetto?
Sull'alcol e sul consumo di alcol negli U.S. non si scherza.
Innanzitutto la domenica mattina non è possibile comprare qualsiasi bevanda alcolica, men che meno liquori. In North Carolina una legge vieta espressamente la vendita di liquori la domenica dalle 2:00 am a mezzogiorno. Perchè? L'unica cosa che mi viene in mente è una motivazione di tipo religioso: forse si suppone che la domenica mattina si vada in chiesa. Inoltre, sempre la medesima legge, stabilisce che la vendita di liquori e di "vini rinforzati" (tipo sherry e porto) è esclusiva di un concessionario, la "Abc". Quindi nei supermercati trovate vino e birra, alla "Abc" i liquori.
E' un paradiso: file e file di bottiglie dei più svariati liquori. Almeno 50 tipi di tequila diverse ed ho trovato decine di triple sec. Per un cultore del Margarita perfetto (il mio) cosa desiderare di più?
Il neo? Non ti fanno pacchetti e confezioni, ma ti danno un sacchetto di carta tipo quelli che in Italia usiamo per il pane e, quasi di nascosto, devi uscire dal negozio con il malloppo sotto il braccio. Al di là del fatto se esista o meno una legge che vieti il consumo di alcol per strada, non è considerato conveniente trasportare apertamente liquori e consumarli in pubblico. A casa tua fai quello che ti pare, fuori usi il sacchetto o, ancora meglio, non bevi. Se al ristorante non finisci la bottiglia di vino non puoi portartela a casa, perchè è illegare trasportare bottiglie aperte... quindi meglio finirla direttamente al ristorante.
E' un lato dell'integralismo americano che salta subito all'occhio ed è abbastanza inutile, a mio avviso, discutere se sia il sistema migliore per evitare che, soprattutto i minorenni, bevano alcol prima della fatidica data dei 21 anni.
All'Abc ed in alcuni supermercati devi esibire un documento d'identità per acquistare vino e liquori. Inutile fare al cassiere la battuta che forse ti hanno scambiato per un teenager: ti chiedono ugualmente la patente e a volte inseriscono la data di nascita nel registratore di cassa.
Il consumo di alcol da parte di minori sembra essere una questione che assilla gli americani. Tra le pubblicità che passano in modo ossessivo sulla tv via cavo, forse le peggiori sono proprio quelle che riguardano questo problema. Il sottofondo è, quasi sempre, un respiro pesante stile Dart Vader in Star Wars e, iniziando tipicamente con ragazzo/a invitato ad una festa, si concludono con una madre che, straziata, piange prostrata su un letto di ospedale con la telecamera che sfuma sul respiratore artificiale. Una variante può essere l'incidente d'auto causato dal ragazzo ubriaco. Esagerate? Inutili? Pugno nello stomaco ma efficaci? Mi appello al 5° emendamento e lascio ai posteri l'ardua sentenza.
P.S. Un paio di settimane fa ci hanno invitato ad un compleanno (festeggiata di età maggiore di 21 anni, anche se non di molto) e abbiamo pensato di regalarle una bottiglia di whisky. Dopo la visita all'Abc, abbiamo scritto "Tanti Auguri" sull'immancabile sacchetto. Sono sicuro che abbia apprezzato il sottointeso!
2. Svoltare a destra.
In un telefilm poliziesco della serie CSI Cyber, la detective protagonista (Patricia Arquette) doveva catturare un rapinatore che, dopo aver compiuto il furto, si era dato alla fuga nell'immancabile metropoli. Un'occhiata alla mappa della città su un gigantesco schermo touch ed individuato il punto di partenza, aveva esclamato: "Per fuggire più velocemente avrà cercato di svoltare il più possibile a destra". Detto fatto: il tecnico addetto faceva comparire i possibili percorsi con più svolte a destra possibili e, poco dopo, il mitico Elijah Mundo assicurava il rapinatore alla giustizia.
Perché chi è in fuga dovrebbe considerare solo "svolte a destra?". Non capivo e tutto subito mi è sembrata un'enorme scemenza o almeno un errore di traduzione. Non sapevo, infatti, che negli U.S. è consentito svoltare a destra con il semaforo rosso se la strada è libera, a meno che non ci sia un cartello che espressamente lo vieti.
La prima volta che mi sono trovato ad un semaforo rosso nella corsia di destra, ho diligentemente aspettato che diventasse verde, ma la mia ignoranza in materia ha parecchio spazientito il guidatore dell'auto dietro la mia. "Perchè strombazza e mi fa segno di andare se il semaforo è rosso?"
In effetti è una cosa comoda e che fa risparmiare un mucchio di tempo soprattutto quando da una strada secondaria ci si immette in una grossa highway, con i tempi di attesa al semaforo che possono essere decisamente lunghi.
Per contro, se si deve girare a sinistra è spesso un incubo perchè si aspetta un'eternità il verde... o sembra ancora più lungo proprio perchè si vorrebbe poter "bruciare" i tempi come quando si svolta a destra?
Spero di ricordarmi, quando tornerò in Italia che un semaforo rosso è un semaforo rosso, sempre.
P.S. A proposito di CSI Cyber: nella sigla iniziale compare una spettacolare inquadratura dell'agente Avery Ryan seduta sulle scale del Lincoln Memorial a Washington. Quando siamo andati a Washington mi sono seduto nel medesimo punto ed ho provato a farmi fare una foto: purtroppo l'effetto non è stato lo stesso.
3. La campanella di fine lezione.
Altra scena tipica da telefilm: siamo nella classica high o middle school. C'è il professore che spiega (spesso seduto sulla cattedra) e, immancabilmente, suona la campanella: gli studenti scappano via rincorsi da frasi tipo "Per domani studiate da pag... a pag...".
Sono cresciuto con "Saranno Famosi", quindi, tra le migliaia di possibilità, citerò solo questa serie.
Quanto la situazione fosse reale lo abbiamo capito con l'ingresso di Rebecca e Tommaso nelle scuole di Chapel Hill. Ogni giorno c'è il medesimo orario ed ogni professore ha la propria aula. Sono i ragazzi che al termine della lezione devono spostarsi in base al loro piano di studi. Hanno cinque minuti di tempo per passare da una classe all'altra e nei corridoi devono rigorosamente tenere la destra in modo che il flusso sia il più scorrevole possibile. Soprattutto nelle scuole con molti studenti, le classi possono essere molto distanti ed i cinque minuti appena sufficienti per lo spostamento.
Anche all'Università uno dei peccati mortali che un docente non deve commettere mai è continuare a spiegare quando mancano pochi minuti alla fine della lezione. Rebecca e Tommaso ci hanno confessato che una delle prime cose che hanno dovuto imparare nei primi giorni di scuola è stata la scoperta del percorso migliore per spostarsi, in cinque minuti, da una classe all'altra ed evitare gli ingorghi.
Ecco perchè al suono della campanella gli studenti si volatilizzano ed ecco perchè molti film e telefilm sono incentrati su ciò che accade tra una lezione e l'altra, piuttosto che nelle aule, con scene che spesso hanno come sfondo le file di armadietti o i ragazzi che velocemente camminano per i corridoi.
Una delle ovvie conseguenza è che i ragazzi cambiano compagni ad ogni ora, sempre in base ai piani di studio: alcune materie sono fisse per tutti, ma molte vengono scelte liberamente con criteri che francamente non ho ancora capito (Daniela, Rebecca e Tommaso, al contrario, sembrano averli compresi benissimo). Non esiste una classe vera e propria, quindi niente foto di classe ma un bel yearbook, un annuario che racconta i fatti dell'anno scolastico e contiene le foto di tutti gli allievi.
P.S. All'inizio dell'anno scolastico i genitori sono stati invitati ad un incontro con i docenti. Abbiamo ovviamente partecipato all'evento ed abbiamo sperimentato lo svolgimento delle lezioni con lo schema americano. Muniti di orario e mappa abbiamo trotterellato da una classe all'altra: 13 minuti per incontro, 3 per lo spostamento e 7 classi da visitare per un totale di 1h e 49 minuti. La voce della preside, tramite l'impianto di altoparlanti interno, scandiva la fine e l'inizio dei vari periodi. Pensavo non potesse funzionare! Al contrario mi sono accorto che era un sistema al quale non ero abituato ma con il quale i genitori dei ragazzi americani sembravano assolutamente a loro agio. Molto era dovuto anche alla preparazione degli insegnati: discorsi e slide per 13 minuti. Come distinguere i novizi come me? Bastava guardare chi non teneva automaticamente la destra nei corridoi.
Nessun commento:
Posta un commento