La carne si compra dal macellaio, il pane dal panettiere, i fiori dal
fiorista, i quaderni dal cartolaio...scordatevelo! Qui trovate solo enormi
"mall": immaginate un grande parcheggio (nel quale immancabilmente io
dimentico dove ho parcheggiato e vago alla ricerca della famosa
"convertible" bianca che, essendo bassa, sparisce fra i Suv...)
attorno al quale si trovano le catene dei grandi supermercati, alcuni locali in cui mangiare qualcosa di veloce o lo Starbucks, negozi di vestiti o articoli per bambini e l'immancabile Mattress Firm (comprare il pane sembra
più complicato che comprare un materasso!).
Ovviamente abbiamo imparato a
districarci tra le varie catene e, dopo un paio di mesi, ormai sappiamo dove
andare a fare la spesa a seconda del prodotto che ci serve... che qui può
significare cambiare "mall" (anche a 15 minuti di auto tra uno e
l'altro) per comprare la Nutella e le fette biscottate.![]() |
Dalla pasta e passata di pomodoro Italian style ai succhi dai colori improbabili American style. |
All'inizio impiegavo ore, se non giornate intere perché, abituata alla dimensione da piccolo paese in cui se dimentichi qualcosa e non osi chiederlo alla vicina, puoi sempre uscire in ciabatte e raggiungere il negozietto sotto casa, compravo ciò che pensavo mi servisse per cucinare un paio di pasti. Adesso quando sono da Walmart, per esempio, so che devo fare scorta di Nutella, piselli in scatola, farina, riso... da Food Lion riempio il carrello di pasta Barilla, pelati e pesche sciroppate... poi ogni due o tre giorni integro con l'acquisto di frutta, verdura e prodotti freschi.
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Organic potatoes (Whole Food store) |
Ma qui inizia il difficile. Se un prodotto non è "organic" è considerato, da chi può permetterselo ovviamente, quasi radioattivo: carne gonfiata di steroidi, verdura trattata con pesticidi, latte rigenerato... sono solo leggende? Di chi fidarsi?
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Italian Wine (Whole food store) |
Anche per quanto riguarda il cibo gli americani non hanno mezze misure: passano dall' hamburger del Burger King al cibo di nicchia di Whole Food, boutique del cibo gourmet in cui trovare il Parmigiano Reggiano (non l'imitazione chiamata Parmesan), il riso Arborio, bottiglie di Moscato e di Barbaresco, i savoiardi, il prosciutto San Daniele, il pesto, la pasta De Cecco, gli amaretti...
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Frutta e verdura lavata e inscatolata (Whole Food store) |
E' l'unico posto in cui comprare carne, pesce e formaggi non confezionati... frutta e verdura sono ottime... e se non avete tempo le trovate già lavate e inscatolate!
Ci sono anche diversi tipi di pane fresco (l'unico altro panettiere-pasticcere della zona, citato dalla Lonely Planet, si trova a Durham ed è tedesco: Guglhupf, dove a detta di Tommaso fanno i migliori pancake!).
Se non fosse così caro (parmigiano a 19.99 dollari la libra: fate il conto e non spaventatevi!), sarebbe il negozio perfetto! Ma se volete cucinare un buon arrosto questo è sicuramente il posto giusto in cui fare acquisti!
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IPA e Carolina Blonde non possono mancare! (Trader's Joe store) |
Con il passaparola dei vicini abbiamo scoperto un altro buon negozio di soli alimentari (Trader's Joe) in un "mall" a 8 minuti d'auto, in cui compriamo soprattutto frutta e verdura, ma anche grissini e fette biscottate (si trovano solo qui), pasta sfoglia e gelato, in una dimensione famigliare che profuma di casa...
Fare la spesa diventa un'arte che, oltre ad aiutarci a capire meglio una cultura diversa dalla nostra, può essere divertente.
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Tommaso fa pratica con le misure americane |
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Girando la manopola si ottiene burro di noccioline fresco (Whole Food) |
Carta di credito pronta? Anche il conto di un dollaro viene pagato con la carta di credito... noi non usiamo contanti da mesi! Gli affezionati della valuta stampata possono sempre richiedere del contante al momento di pagare il conto in qualunque negozio: il "cash back" viene addebitato insieme alla spesa ed il commesso consegna il biglietto da 10 o 20 dollari richiesto.
E le buste? Ovunque il cassiere vi metterà la spesa nelle borse e, se vi azzardate a
voler fare un fai da te, vi guarderanno di storto.
Da Walmart la cassiera
riempie delle borse di plastica grigia posizionate su un "aggeggio"
girevole con un unico criterio: usare il numero di borse (gratuite) più alto
possibile. Comodo, direte voi, ma vi assicuro uscirete sempre dal supermercato
con la sensazione che qualche borsa sia rimasta su quell'appendino... ci è
capitato più volte di rincorrere il cliente prima di noi alla cassa che ne
aveva dimenticate almeno un paio!
Se invece andate da Trader's Joe e da Whole Food, up-scale shopping centers, un addetto aiuta il
cassiere ad imbustare... in borse di carta che, nonostante siano resistenti,
vengono quasi sempre utilizzate in coppia, non si sa mai! Se poi comprate
della carne o del pesce, vi chiedono se desiderate un'ulteriore busta a parte (continuo a non capire il danno che può subire la carne impacchettata sistemata nella
stessa busta di mele o biscotti e rispondo di no).
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I vincitori di settembre, ottobre e novembre non siamo stati noi... |
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Bigliettini della "lotteria" da Trader's Joe |
Vista la scatola traboccante di probabili vincitori non abbiamo speranze, ma almeno contribuiamo a salvare qualche albero...
2 commenti:
Comunque, c'è da divertirsi. Io l'ho fatto solo leggendoti!
Ricevere 10 centesimi a busta la trovo un'idea rivoluzionaria! Un bel gesto simbolico per 'ringraziarti' di esserti portato la borsa... credo che potrebbe essere un bell'incentivo anche da noi.
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