lunedì 15 maggio 2017

From Italy with love

Quando alcuni mesi fa mi hanno chiesto di fare una presentazione sull’Italia alla Duke International House, ho accettato volentieri. Avrei scoperto a breve in quale guaio mi ero cacciata! L’Italia è “tanta” in tutti i sensi. Ed io avevo solo cinquanta minuti. L’Italia è complessa e complicata. Ed io non avevo risposte. L’Italia è un’icona mondiale. Ed io non mi sentivo adeguata.

Con Roberto abbiamo letto, scoperto, discusso e imparato tanto. Abbiamo raccontato la nostra Italia partendo da Saluzzo, fieri di essere cittadini di questa meravigliosa città. La lontananza regala nuove prospettive, mitiga le asperità, rende speciale l’ordinario e ci fa innamorare di nuovo di “casa” nostra.

Impossibile non iniziare con Saluzzo

Diapositiva dopo diapositiva abbiamo raccontato dove si trova la nostra nazione, quanto è piccola sulla mappa fisica, ma centrale nella storia dell’umanità. Arte e storia si intrecciano fin dai tempi più antichi per giungere fino ai giorni nostri con un bagaglio culturale così ricco da far invidia al mondo intero. L’Italia è la nazione con il maggior numero di siti Unesco (51 riconosciuti), luogo di origine della civiltà occidentale, culla del Rinascimento, patria del Cristianesimo. Nazione giovane che ha vissuto anni bui da non dimenticare per non incorrere negli stessi errori.

Luogo dai mille scenari che regala emozioni sempre nuove anche a chi vi abita da sempre. Come la vista del Monviso imbiancato in una giornata serena tornando a Saluzzo dopo tanto tempo…

Un’Italia da vivere più che da visitare, per capirne i lati più segreti. Quelli più veri. Un incontro con la gente che, da nord a sud, costruisce pezzo dopo pezzo il puzzle che racchiude l’anima di una nazione non ancora così unita. Abbiamo ancora molta strada da fare. Le differenze sono una ricchezza, non una barriera. Dialetti, tradizioni, cibi e sentimenti da valorizzare, non da omologare.

Se il marchio “Made in Italy” significa da sempre buon gusto e alta qualità, tante le sfide che l’economia deve ancora affrontare. I numeri parlano chiaro. Debito pubblico, disoccupazione, corruzione e mafia. Investire sull’educazione mi sembrerebbe l’unica soluzione. Purtroppo non tutti la pensano come me.

In un discorso universale di rispetto per l’ambiente e per l’umanità, partendo dall’educazione degli italiani a essere cittadini del mondo, forse potremmo anche dare alcune risposte alle emergenze attuali. Un’immagine fra tante: barconi zeppi di migranti che spinti dal disperato bisogno di vivere approdano sulle nostre bellissime coste. Anche per loro l’Italia deve profumare di casa.

Quando all’estero ci chiedono da dove veniamo, definiamo Saluzzo una cittadina del nord-ovest dell’Italia. Vicino a Torino. “Torino…Juventus” è sempre la risposta. Anche lo sport può unire. Speriamo.  

Seguono le diapositive che hanno accompagnato queste riflessioni. Abbiamo "rubato" le immagini da Internet: spero che nessuno se ne abbia a male. Le due slides che non si vedono sono in realtà due parti di filmato che ho proiettato (ecco i link: Pavarotti 2:14-3:06 e Marco in the Box 1:10-3:06 )



Concludo non rispondendo alla domanda che spesso ci viene rivolta: “Ti trasferiresti negli Stati Uniti?” L’Italia è l’Italia. Gli Stati Uniti sono gli Stati Uniti. Non chiedetemi un confronto. Casa è dove giorno per giorno insegui il sogno della vita. Saluzzo è sempre stata la mia casa. Qui a Chapel Hill mi sono sentita a casa. Il futuro mi regalerà altre case, forse…

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