giovedì 23 febbraio 2017

Dal Bodoni alla East

Almeno una volta al giorno qualcuno mi chiede quali siano le differenze tra la scuola italiana e quella americana, quale sia la più difficile e quale la migliore. Tante le differenze, impossibile esprimere un giudizio. Provo a raccontarvi...



Iniziamo le lezioni alle 8.45, ma il mio bus arriva a scuola alle 8.20 quindi, quasi tutti i giorni, dopo essere passate dai nostri armadietti, io e Iris, un'amica che prende il mio stesso bus, il 211, andiamo in biblioteca a chiacchierare, studiare o finire i compiti. Lei spesso mangia colazione: waffles o pancakes o tortine di riso soffiato, che però il più delle volte non le piacciono e finiscono nel bidone dell'immondizia.



8:45-9.35: Orchestra

Il nostro insegnante è Mr. Elleffsen, il perfetto stereotipo americano che arriva tutte le mattine con il caffè dello Starbucks e si siede alla sua scrivania in un'aula enorme tappezzata di foto, cartelloni e striscioni. L’orchestra è composta da 24 violini, 8 viole, 11 violoncelli e 4 contrabbassi. Non devo portarmi il violoncello da casa perchè possiamo utilizzare gli strumenti della scuola disposti sulla rastrelliera: è sicuramente molto comodo.


La cosa più divertente della lezione è quando pronunciano i termini italiani, che non vengono tradotti, ma storpiati dall'accento americano: "viola da gamba" e "fortissimo" sono i miei preferiti. Aggiungono inoltre la "ing" a tutte le parole per trasformarle in verbi: eseguite da battuta 12 a 15 "pizzicatoing"... fate il finale in "crescendoing" e così via...


Dopo una prima fase di riscaldamento, proviamo i pezzi per i vari concerti. Ne abbiamo già fatti due ed il prossimo sarà il 14 marzo.

Ovviamente abbiamo una divisa rigorosissima: vestito nero lungo per le ragazze e "da pinguino" con tanto di gilè, per i ragazzi!



Il problema di questo periodo sono però le "Challenge". Da quando Mr. E. ci ha detto che se non eravamo contenti del nostro posto in orchestra potevamo sfidare il nostro vicino a colpi di note, si è scatenato il putiferio. Tutti che sfidano tutti, molti arrabbiati, alcuni che preoccupati iniziano a guardare male il compagno seduto vicino a loro, altri che, per paura di perdere, cedono direttamente il posto allo sfidante. Una violoncellista, che era seduta nell'ultima sedia della nostra sezione, ha iniziato la scalata dicendo che voleva arrivare nella seconda fila...per ora è riuscita a sorpassare 3 dei 5 che la separano dalla sognata posizione! Io sono il primo violoncello quindi non posso sfidare nessuno, fortunatamente, ma solo sperare che nessuno mi sfidi...




9.40-10.30: Civics and Economy

Dopo essere passata dal murales del wild-cat, sceso le scale, attraversato la mensa e tutto il quadrante C praticamente di corsa (ho solo 5 minuti per lo spostamento) inizio la lezione di Civics con Ms Burek chiamata Ms B. (sembra una mania farsi chiamare solo con l'iniziale del cognome). E' una delle materie obbligatorie del secondo anno, il Sophomore Year. Pur non amando particolarmente la storia, ero abbastanza contenta di apprendere la storia americana dal loro punto di vista quando, all'inizio dell’anno, abbiamo studiato la Guerra di Indipendenza, il Tea party, il massacro di Boston… ma dopo appena 3 settimane abbiamo iniziato a studiare la Costituzione, the Bill of Right e come è organizzato il governo degli US. Ad essere sincera, abbastanza noioso.

Sempre pensando più alla pratica che alla teoria, prima delle elezioni presidenziali abbiamo iniziato un progetto che prevedeva la simulazione di una vera elezione: dal dibattito, ai video diffamatori, alla raccolta delle firme per un referendum, all'elezione del "nostro presidente". Il giorno in cui Ms B. ha fatto lo spoglio delle schede man mano postava su "google classroom" gli stati “presi” dai vari candidati, per rivelarci poi alla sera che Brendan era diventato il nostro nuovo presidente! Almeno alla East i democratici hanno vinto!

Siamo poi passati a studiare il sistema giudiziario con ampia analisi di vari casi famosi. Per la frase recitata in tutti i polizieschi: "Ha il diritto a rimanere in silenzio e tutto quello che dirà potrà essere usato contro di lei in tribunale" dovete ringraziare il caso federale Miranda v. Arizona. Se volete invece bruciare una bandiera americana, sappiate che è un vostro diritto secondo il primo emendamento... Pare inoltre fondamentale sapere dove mangiano pranzo i giudici della corte suprema e di che cosa parlano nel frattempo... Mha?!



10.35-11.25: Inglese

L’ora di inglese è di sicuro la più divertente per quanto riguarda i miei compagni. Il sistema scolastico americano permette di scegliere alcune materie opzionali, ma anche il livello di quelle obbligatorie, tipo inglese. Essendo straniera, sono stata inserita ovviamente in una classe non avanzata che ha come programma lo studio della letteratura straniera. Tra tutti l’unica persona americana pare essere il mio professore: Mr. Gillespie, che è bravissimo e affascina tutte le volte che parla. Cerca in tutti i modi di motivarci: una volta ha portato in classe la chitarra e si è messo a cantare, su suo arrangiamento, un sonetto di Shakespeare che stavamo studiando...tutti hanno cominciato a filmarlo con il cellulare ed è scattato l'applauso alla fine.

Per il resto la classe è composta da così tante nazionalità diverse che probabilmente me ne dimenticherò qualcuna. Ci sono cinesi, giapponesi, coreani, indiani ma soprattutto spagnoli, messicani, brasiliani e portoghesi... tanto che è più comune sentire parlare spagnolo che inglese e una professoressa di madrelingua spagnola viene ad aiutare il nostro professore traducendo per chi di inglese proprio non ne vuole sapere. Il corso è veramente facile: non scriviamo quasi mai, leggiamo libri in classe e per ogni capitolo dobbiamo rispondere ad alcune domande. Alla fine di ogni unità, ogni scheda completata conta come voto e quindi aprendo il registro dei miei voti di inglese mi ritrovo molti 100... eppure alcuni dei miei compagni riescono ancora ad avere delle insufficienze perché non capiscono i libri…



11.30-12.25. Fisica

Essendo una delle materie più difficili, la maggior parte degli studenti sono dell’ultimo anno, tranne me e Jesko. In una delle prime lezioni ci siamo per caso trovati seduti vicini io, Jesko, un ragazzo tedesco della mia età, e Laura, una ragazza di 18 anni ungherese. Pensando che essendo tutti e tre europei potessimo comunicare meglio, Ms. White ha così creato l’adesso chiamata "European Part of The Class", con una piccola aggiunta asiatica dopo l’entrata di Zoe, americana, ma originaria del Giappone, nel nostro gruppo. Ogni giorno sono immancabili le domandi di Jesko che, non essendo amante della materia, ha sempre dubbi amletici che la nostra professoressa stenta a capire e ai quali risponde automaticamente: "Non lo so" e lo manda a chiedere al professore che insegna nell'aula comunicante con la nostra. Trovando risposte che di solito non riesce a capire, se ne torna al suo posto brontolando. Gli argomenti del programma vengono solitamente analizzati prima con uno studio teorico, cui seguono gli esperimenti. La frase d'obbligo è: "Ms. White, non abbiamo idea di cosa dobbiamo fare dei dati che abbiamo raccolto..."


12.25-13.10 Lunch

Per il pranzo faccio quasi sempre parte del cosiddetto “Group of the corner”, con Jesko e Zoe ed altri compagni di fisica, occupando l’angolo tra le scale e il quadrante C. Circa una settimana fa abbiamo scoperto un gioco ideato da Google: Google Feud, che ti chiede di completare delle frasi cercando di indovinare quali sono le cose più cercate dalle persone, appunto su Google. Di solito sono cose inimmaginabili ma, se volete giocarci, vi possiamo dare un indizio: la luna, i cani e i gatti sono in quasi tutte le risposte. Oltre che nei corridoi, gli studenti sono autorizzati a mangiare in mensa anche se non comprano lì il cibo (come me) o, durante la bella stagione, qui quasi tutto l'anno, ai tavolini disposti in giardino.


Durante la pausa pranzo spesso approfitto del fuso favorevole e chiamo i miei amici in Italia: a volte ne nasce un gemellaggio Saluzzo-Chapel Hill con scambi di "Hi" e "Ciao" tra i miei nuovi amici qui e quelli lasciati in Italia... anche un professore ha voluto, un giorno, salutare l'Italia!



13:15-14:05 IED, Introduction to Engineering Design

Dai banconi di legno, le stampanti 3-D e l’enorme lavagna "touch" si capisce subito cosa aspettarsi. 



Anche se all'inizio dell'anno continuavamo con assonometrie e proiezioni ortogonali, finalmente abbiamo poi iniziato a creare veri e propri modelli 3D al computer.
Per imparare a lavorare in gruppo e diventare indipendenti, molto spesso ci vengono assegnati dei progetti da portare a termine in "squadra". Il più delle volte il risultato è piuttosto scadente e pieno di errori, ma quello che conta sono i report in cui si spiega come abbiamo lavorato, se abbiamo seguito l’Engineering Process e ovviamente tutti gli schizzi e i modelli che hanno portato alla soluzione. Io e altre tre amiche ci sediamo sempre negli unici 4 posti vicini e tutte le volte che dobbiamo modellare qualcosa io e Dia lo facciamo in modo diverso da Flin e Rosa. Mr. Vincent ci chiama spesso ad esempio per chi non riesce da solo e, puntualmente, ci chiede: "Girls on the back, quale metodo devo seguire questa volta?". Adoro la materia ed il professore che, quando scopriamo nuove opzioni e comandi del programma utilizzato, si mette a saltellare per la classe facendo ridere tutti, informandoci delle scoperte e battendo il cinque a chi ha trovato la soluzione migliore!


Per darvi un'idea di quello che facciamo, ecco il video del progetto "Puzzle Pieces" che ho creato con Autodesk Inventor e che successivamente abbiamo realizzato in legno.



14.10-13.00 Math 3 PC

E' una classe frequentata da studenti di diversa età perché matematica è una materia obbligatoria. Il livello 3 è l'ultimo obbligatorio ed i requisiti per parteciparvi sono aver superato il livello 1 e 2.

La creazione del piano di studi ha regole ben precise, in primis acquisire i crediti necessari per il diploma. Io non avevo questo problema, ma frequentando il Liceo Scientifico in Italia non volevo rimanere indietro ed ho scelto il livello più alto. Quando però, dopo un paio di mesi, si sono accorti che non avevo un certificato per i primi due livelli, sono andati in tilt. Il fatto che non avessi difficoltà nel seguire il corso e che i voti fossero alti non bastava: volevano un certificato. Come fare? Era il primo anno che frequentavo negli States... stanca di burocrazia inutile mia mamma ha fotocopiato la pagella di terza media e quella di prima superiore dicendo che erano quelli i livelli 1 e 2 previsti. A volte tentar non nuoce....


13.05-15.55 Chemistry

Scegliere questo corso è stato facile: adoro la chimica. Ms. Adcock è piuttosto severa, ma ben organizzata. All'inizio non è stato semplice capire come voleva che le cose venissero fatte, ma con costanza abbiamo capito il suo metodo e la routine delle lezioni ci ha aiutato molto. Non usiamo il libro di testo, come per quasi tutte le materie in realtà, ma delle lezioni preparate dai tre professori di chimica della scuola. I compiti a casa prevedono invece di rivedere dei video, sempre preparati da loro, e di completare delle schede relative a quanto visto. Il fatto di avere tutti i giorni le stesse materie non è male: l'argomento svolto in classe viene ripreso a casa nei compiti e, giorno dopo giorno, si acquisiscono quasi senza accorgersi le competenze necessarie. Non c'è il problema di accumulare pagine su pagine come in Italia.

Per alleggerire le lezioni ogni tanto la professoressa inventa delle attività "alternative": la più divertente è stata il lancio delle patate. Non sapevamo cosa aspettarci; ci avevano solo detto di portare una patata e di andare al campo da football. L'esperimento era semplice: infilare un pezzo di patata da entrambe le estremità di un tubo di acciaio forato e poi, con un angolo di 45 gradi altrimenti non funziona, spingere uno dei due pezzi con un bastone di legno. Poichè i gas all'interno del tubo si comprimono, la pressione sale e la patata viene lanciata. Ecco spiegata la relazione tra volume e pressione nei gas...non credo la dimenticherò!

1 commento:

Paolo ha detto...

Salutaming il Group of the corner! :-)