venerdì 16 dicembre 2016

Da "Prof" a "Coach"

Come trascorro le giornate?
Pranzo per Roberto, Rebecca e Tommaso...

A parte fare la spesa, che è già di per sè impegnativa, cucinare (inizio a spadellare alle 6.45 per preparare i "baraquin" che Rebecca e Tommaso portano a scuola per il pranzo) e fare lo chaffeur per Roberto (il mattino prende il bus per recarsi alla Duke, mentre la sera solitamente vado a prenderlo per risparmiargli due coincidenze e un'ora di mezzi pubblici per poco più di sei miglia), mi sono cercata attività alternative che mi tenessero occupata...anche al tempo libero occorre abituarsi poco per volta!

La stessa organizzazione universitaria della Duke fornisce a "spouses and partners" tutta una serie di club, iniziative e conferenze per favorire un inserimento positivo da parte di chi ha seguito il compagno o la compagna in questa avventura.

"We hope to create an environment where you and your partner/spouse can connect, learn and grow". (Duke International House)

Dopo un incontro di orientamento, in cui vengono presentate risorse e iniziative e fornito aiuto burocratico per tutti quei documenti che spaventerebbero chiunque (da come ottenere il numero di previdenza sociale al permesso per poter lavorare, dai vari contratti di luce-gas-telefono agli abbonamenti per i mezzi pubblici), ci si può iscrivere alla mailing list interna per ricevere o scrivere annunci vari (soprattutto vendita di mobili e offerte/richieste di affitto) e partecipare gratuitamente a tutte le varie iniziative.

Io partecipo al Cooking Club il lunedì, al Book Club e all' English Hour il venerdì. Sempre tramite il sito informativo della Duke mi sono iscritta ad una specie di associazione dei volontari e, dopo aver compilato alcuni moduli e partecipato ad un colloquio con la responsabile, vagliate le possibilità ancora disponibili (il volontariato qui sembra un'istituzione!), sono stata "assunta" come aiuto-bibliotecaria presso la Seawell Elementary School di Chapel Hill.

Ma andiamo con ordine.
 
    
From Japan...


...to Indonesia.











Lunedì: Cooking Club presso la Blacknail Presbyterian Church a Durham. I partecipanti insegnano a turno una o più ricette del proprio paese di origine: tutti collaborano alla realizzazione dei piatti e poi si banchetta assaporando ogni settimana un pasto "from around the world". Abbiamo già sperimentato ricette tedesche, giapponesi, finlandesi, statunitensi, brasiliane, israeliane, indonesiane... La convivialità dell'evento favorisce la conversazione e l'intrecciarsi di relazioni ed amicizie.
E' un ottimo modo per cominciare la settimana! Yummi, yummi, come dicono gli americani. A fine gennaio sarà il mio turno...devo ancora scegliere le ricette giuste per rappresentare la cucina migliore del mondo! Che responsabilità! 

Martedì: aiuto-bibliotecaria presso la Seawell Elementary School. Mi presento in segreteria alle 10 e mi registro. Il computer mi stampa un adesivo di riconoscimento e si comincia. Alle 10.15, facendo finta di sistemare i libri negli scaffali, ascolto la storia che la bibliotecaria legge ad una classe di Kindergarten: bambini di circa cinque anni che intervengono, si stupiscono, scoppiano a ridere ed improvvisamente si intristiscono a seconda del corso delle vicende.

 


La scorsa settimana abbiamo imparato che i draghi amano molto i tacos (il Messico non è lontano geograficamente e ancora meno culturalmente!). Come in molti libri per bambini, il leitmotiv è ripetuto diverse volte prima di raggiungere il climax: ai draghi piacciono i tacos di pollo, i draghi adorano i tacos al manzo, i draghi impazziscono per i tacos grandi, i draghi non possono fare a meno dei tacos piccoli...se vuoi che un mucchio di draghi venga alla tua festa devi assolutamente servire i tacos...ma purtroppo dove ci sono i tacos, c'è la salsa. E se un drago per caso mangia della salsa piccante...allora ti trovi in un "red-hot trouble"! Nel frontespizio vengono assicurate risate talmente esilaranti da far uscire la salsa dal naso ("it will make you laugh until spicy salsa comes out of your nose")...fortunatamente i ragazzini non avevano mangiato tacos a colazione! Però si sono divertiti moltissimo. Ed io con loro.


By Adam Ruby

Poi scelgono il libro da portarsi a casa e, aggirandosi tra gli scaffali, mi chiedono consigli o mi mostrano orgogliosi il loro tesoro, aspettando il turno per la registrazione. 

Per i ragazzini più grandi inizierà a gennaio "the Battle of the Books", una battaglia a suon di pagine che consisterà nel ritrovarsi, a squadre, in biblioteca, una volta alla settimana per leggere e prepararsi alla grande sfida: ciascuno dei partecipanti dovrà impegnarsi a leggere il numero più alto possibile di libri presenti in una lista creata di anno in anno, per poter poi rispondere correttamente alle domande preparate dagli insegnanti. La squadra vincitrice della scuola affronterà in un round finale le finaliste delle altre scuole, sognando di portare a casa il trofeo...

Non so bene cosa dovrò fare, oltre a tenere in ordine una specie di registro su cui annotare chi ha letto cosa e a suggerire metodi di archiviazione dati su personaggi, eventi principali e ambientazione dei libri in questione. Quello che mi preoccupa è quello che NON posso fare. La bibliotecaria è stata chiara al proposito: "Scopo del coach è motivare i ragazzi alla lettura, ma NON può portare dolci o bibite gassate come premio, NON può far fare una maglietta personalizzata con il nome della squadra per non discriminare nessuno, NON può ordinare cibo ai vari Fast Food della zona e farlo consegnare in biblioteca... il sistema sanitario, in collaborazione con il distretto cercano di insegnare ai ragazzi abitudini alimentari più sane... ". Più parlava, più ero confusa. Motivarli per me era il corrispettivo di qualche frase del tipo: " Bravo/a, hai già letto quattro libri, quale ti è piaciuto di più?" oppure: "Hai annotato la descrizione dei personaggi magnificamente, sarà utile per un ripasso finale!" Non mi era nemmeno sfiorata l'idea di coca cola e pop-corn... Dovrò inventarmi qualcosa? La competitività degli altri genitori americani mi spaventa. Pensavo di intrufolarmi in biblioteca durante il meeting di un'altra squadra e imparare il mestiere di "coach" ...fare il "prof" forse era più facile!



Mercoledì...(to be continued)




 



3 commenti:

Laura Picca ha detto...

Suggerimento per la ricetta: vitel tonnè...direttamente dall'Artusi o quasi...

Unknown ha detto...

Carissima Laura, come hai fatto ad indovinare la mia ricetta preferita? Tra l'altro un "must" del pranzo di Natale in famiglia! Purtroppo, per problemi tecnici, il tutto deve essere pronto in un'ora e mezza, quindi dovrò ripiegare per qualcosa di più semplice. Altri vincoli sono: devo presentare, nel caso, una variante vegetariana e la ricetta, o ricette devono essere proposte per circa 25 persone, procurando io gli ingredienti. Stavo pensando a un risotto e il tiramisù (di cui ho scoperto dove reperire gli ingredienti, ma solitamente lo preparo il giorno prima....mezz'ora in freezer potrebbe essere una soluzione?). Sfoglia l'Artusi per me e illuminami... ho ancora un paio di settimane! Altre proposte? Un caro saluto.

Laura Picca ha detto...

Per me tiramisù batte risotto 1 a 0 ma solo perchè io non saprei come fare per ottenere una cottura perfetta.
Il rapido passaggio in freezer potrebbe funzionare.
La variante vegetariana è una bella sfida...
Buona ripresa!!! Da noi il conto alla rovescia è cominciato...
Un sorriso